‪“In rete siamo piccole api in un gigantesco sciame digitale. Ma più il corpo viene rimosso, più silenziosamente ci comanda. Possiamo dimenticarci di lui, ma lui non si dimentica di noi. Perché Eros è una traiettoria, non uno stato.”
Su L’Espresso in edicola una mia lunga riflessione sul corpo e il desiderio nella musica, nella letteratura, nel cinema e nell’arte figurativa di oggi. ‬