“All’aeroporto Ben Gurion a Tel Aviv vengo detenuto per quattro ore, scalzo, al freddo di una stanza spoglia con indosso soltanto una maglietta. Mi sequestrano bagaglio, passaporto, cellulare e computer. Setacciano i file, la mia vita, mi lasciano al freddo ad aspettare.” Su L’Espresso in edicola un mio durissimo reportage dalla Palestina, il buco nero del mondo, il luogo del conflitto più lungo dell’èra contemporanea.
Le bellissime foto sono di Pietro Masturzo.