Ieri sera i fatti terribili dell’aeroporto di Istanbul, con 36 morti e centinaia di feriti. A me è invece appena arrivato il pacco con le copie fresche di stampa del “Grande futuro”, edizione per i soci Mondolibri. Come a ricordare al suo stesso autore perché lo ha scritto, proprio oggi. So benissimo che è difficile ammettere che il mondo è in guerra, ma è esattamente ciò che caratterizza il tempo in cui viviamo. Possiamo fare finta di niente, oppure cercare di capire ciò che succede. Io ho scelto questa strada e, come faccio sempre, cinque anni fa sono andato a vedere coi miei occhi e poi, come per Samia, ho prestato la mia anima ad Amal, che mi ha affidato la sua storia. Siamo tutti uomini, siamo tutti umani mossi dalle stesse sostanze. La guerra ci rientra. Per capire ciò che accade occorre vederlo da dentro. Grazie di cuore a chi sta leggendo e amando “Il grande futuro”, a chi vuole aprire gli occhi e non chiuderli di fronte alla paura.